Lucia Coppola - attività politica e istituzionale | ||||||||
Legislatura provinciale
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Comune di Trento
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Da consigliera provinciale di Europa Verde sostengo con forza il Comitato che si oppone alla costruzione di una diga sul torrente Vanoi, ritenendola costosa, fuori dal tempo e pericolosa per l’ambiente. Allo stato attuale, prendendo come spunto il tema della siccità si cerca di far passare ovunque come necessaria la costruzione di bacini artificiali, mettendo in crisi e deturpando ecosistemi e paesaggi preziosi e consolidati, come nel caso delle Viote sul Monte Bondone. Il caso del Vanoi rappresenta un evidente attacco all’ecosistema fluviale. La diga già in fase di costruzione si avvarrebbe inoltre di tecniche e materiali, il calcestruzzo, altamente inquinanti che producono molta CO2. C’è poi il tema dello stato degli alvei, che verrebbe pesantemente modificato, e dell’erosione delle coste così importanti nella loro naturalità per garantire un flusso dell’acqua adeguato e proteggere la biodiversità animale e vegetale. Stupisce che la nostra Giunta provinciale, a quanto affermato dall’assessore competente, non fosse al corrente mentre si evidenzia unicamente il ruolo della Regione Veneto. Una diga artificiale non ha mai un impatto indolore sull’ambiente e si dovrebbe lavorare per la conservazione e l’infiltrazione dell’acqua nelle falde acquifere che ha costi molto minori e consente l’accantonamento virtuoso delle acque dolci. Le falde acquifere non corrono rischi di evaporazione che gli esperti calcolano in non meno di 10 mila mc annui per ogni ettaro nel caso delle dighe artificiali. Tutto ciò dovrebbe avvenire con un milione di euro stanziati dai fondi del PNRR dalla Regione Veneto. Va bene invocare la solidarietà tra le genti di montagna e quelle di pianura ma possibilmente facendo in modo che la montagna e chi la abita non soccombano alle esigenze della pianura e non patiscano scelte che escludono benefici e mettono in crisi ambienti che devono essere protetti e non venir sottoposti a rischi idrogeologici, che paiono piuttosto probabili. Si dovrebbe mantenere un’attenzione sempre molto alta sulla concessione delle acque pubbliche che vengono invece trattate spesso con molta superficialità, Auspico che la provincia di Trento, posto che la diga verrebbe costruita proprio sul confine, si impegni in una interlocuzione efficace e chiara con la Regione Veneto: tesa a salvaguardare la preziosità del territorio del Vanoi, i diritti dei suoi abitanti ma anche di tutto il Trentino, perché ogni frammento di territorio è importante per i cittadini e per le istituzioni che lo governano.
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LUCIA COPPOLA |
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